venerdì 24 giugno 2016

Recensione:Riparare i viventi(Réparer les vivants) di Maylis De Kerangal

Ciao a tutti ragazzi/e!
Finalmente oggi vi propongo una nuova recensione di un libro che ha fatto molto parlare di sé,e il quale non ha fatto altro che attrarmi terribilmente,ringrazio la casa editrice per la copia inviatami al fine di recensire il romanzo.


-TRAMA:
Tre adolescenti di ritorno da una sessione di surf su un furgoncino tappezzato di sticker, tre big wave rider, esausti, stralunati ma felici, vanno incontro a un destino che sarà fatale per uno di loro. Incidente stradale, trauma cranico, coma irreversibile, e Simon Limbres entra nel limbo macabramente preannunciato nel suo cognome. Da quel momento, una macchina inesorabile si mette in moto: bisogna salvare almeno il cuore. La scelta disperata del trapianto, straziante e inevitabile, è rimessa nelle mani dei genitori. Intorno a loro, come in un coro greco, si muovono le vite degli addetti ai lavori che faranno sì che il cuore di Simon continui a battere in un altro corpo. Tra accelerazioni e pause, ventiquattro ore di suspense, popolate dalle voci e le azioni delle persone che ruotano attorno a Simon, genitori, dottori, infermiere, équipe mediche, fidanzata, tutti protagonisti dell'avventura, privatissima e al tempo stesso collettiva, di salvare un cuore, non solo organo, ma sede e simbolo della vita.
-Edizione:Copertina rigida[218 pagine]
-Prezzo:9,00
 -Casa editrice:Feltrinelli (Data d'uscita in Italia:5 maggio 2016)

Il mio desiderio di leggere questo libro è nato dalle opinioni entusiaste dei lettori che non facevano altro che lodare la magnifica prosa con cui questo libro è raccontato. Tutti non facevano che dire quanto questo libro fosse ben elaborato ma soprattutto descrivesse una storia coraggiosa,di dolore e molto emozionante.
Ovviamente l'unica voglia che sale nella mente del lettore dinanzi a questi pareri così positivi è quella di leggere il libro al fine di provare anche noi le emozioni che quel determinato libro ha dato alla gente.
La prosa è qualcosa di assolutamente meraviglioso,non posso dire altro. Sono totalmente d'accordo con tutti. E'formata da lunghi periodi adornati di vocaboli particolari rendendoli molto elaborati,a volte forse troppo arzigogolati in punti che non servono. Nonostante ciò il libro non ha semplicemente un involucro meraviglioso stilisticamente e un contenuto inesistente. Anzi,esso tratta di un tema molto importante,il quale è la donazione degli organi. Un argomento per nulla semplice d'affrontare,soprattutto se stiamo parlando di un ragazzino,un adolescente che sta per varcare l'inizio della vita adulta. Quest'ultima improvvisamente spezzata da un avvenimento non previsto che sbuca dal nulla e affligge la vita di vari personaggi,soprattutto i suoi genitori. Simon voleva semplicemente divertirsi con i suoi amici attraverso una sessione di surf ed invece altri piani erano previsti per lui.
L'autrice del libro
Ma i personaggi coinvolti non sono solo Simon,i suoi genitori,i suoi amici e la sua ragazza. Anzi,figure molto presenti sono i medici che pongono dinanzi ai genitori del ragazzo la domanda riguardo la donazione degli organi,è lì si è titubanti perché non si sa come agire,non si sa quale fosse la volontà del figlio ormai deceduto,non si sa se sia meglio donare e lasciar che un altro vivente si ripari oppure negarlo per via della resurrezione del corpo.
Il difetto che io ho riscontrato è l'approfondimento della vita personale dei medici che si occupano di Simon,a mio parere,a volte inutili che servono semplicemente ad aggiungere più pagine. A volte penso che gli autori siano quasi ossessionati dallo scrivere un romanzo che contenga almeno più di 200 pagine,quando a mio parere per questo tipo di narrazione che alla fine racchiude solo svariate ore di una giornata sarebbe stato molto più funzionale la struttura del romanzo breve.
A mio parere è una lettura che rimane comunque da fare anche solo per apprezzare l'inebriante stile di scrittura dell'autrice e magari chissà anche voi lo amerete come tutti hanno fatto,facendovi incantare dalla storia. Per quanto mi riguarda mi è piaciuto ma mi aspettavo qualcosa in più.
4 STELLE


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